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shaggyishere/P3Mail

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Progetto di Programmazione III

Implementazione di un'architettura client-server per scambio di mail (tramite web socket).

Progetto sviluppato utilizzando Maven, Java e JavaFX.

Esecuzione

Per permettere la corretta esecuzione dell'applicativo e' necessario utilizzare una versione dei jdk pari o superiore a 17.

Come primo step bisogna quindi eseguire la classe MailAccountInitializer che si trova dentro il package com.p3mail.application.server.util, questa avra' il compito di generare una serie di mock mail in ciascun account.

A questo punto si puo' mandare in run il server (MailServer) che si mettera' in ascolto di connessioni dei vari clients, per gestire l'invio e la cancellazione delle caselle di posta di un elenco fissato, loggando tutte le operazioni svolte. Gli indirizzi, statici, a disposizione sono tre e sono consultabili nel file RegisteredClient, package com.p3mail.application.server.model.

Una volta avviato il mail server si possono mandare in esecuzione i vari client (ClientMain, per connessioni multiple spuntare sull'IDE il flag apposito). Questi una volta caricati permetteranno all'utente di connettersi ad uno dei tre account associati e eseguire le operazioni consentite: invio mail, inoltro, risposta e cancellamento.

Schermate

Schermata Login Schermata Client Schermata Server

Consegna

Si sviluppi un’applicazione Java che implementi un servizio di posta elettronica organizzato con un mail server che gestisce le caselle di posta elettronica degli utenti e i mail client necessari per permettere agli utenti di accedere alle proprie caselle di posta.

  • Il mail server gestisce una lista di caselle di posta elettronica e ne mantiene la persistenza utilizzando file (txt o binari, a vostra scelta, non si possono usare database) per memorizzare i messaggi in modo permanente.

  • Il mail server ha un’interfaccia grafica sulla quale viene visualizzato il log delle azioni effettuate dai mail clients e degli eventi che occorrono durante l’interazione tra i client e il server. Per esempio: apertura/chiusura di una connessione tra mail client e server, invio di messaggi da parte di un client, ricezione di messaggi da parte di un client, errori nella consegna di messaggi. NB: NON fare log di eventi locali al client come per esempio il fatto che ha schiacciato un bottone, aperto una finestra o simili in quanto non sono di pertinenza del server.

  • Una casella di posta elettronica contiene: Nome dell’account di mail associato alla casella postale ([email protected]). Lista (eventualmente vuota) di messaggi. I messaggi di posta elettronica sono istanze di una classe Email che specifica ID, mittente, destinatario/i, argomento, testo e data di spedizione del messaggio.

Il mail client, associato a un particolare account di posta elettronica, ha un’interfaccia grafica che permette di:

  • creare e inviare un messaggio a uno o più destinatari (destinatari multipli di un solo messaggio di posta elettronica)
  • leggere i messaggi della casella di posta
  • rispondere a un messaggio ricevuto, in Reply (al mittente del messaggio) e/o in Reply-all (al mittente e a tutti i destinatari del messaggio ricevuto)
  • girare (forward) un messaggio a uno o più account di posta elettronica
  • rimuovere un messaggio dalla casella di posta.

L’interfaccia mostra sempre la lista aggiornata dei messaggi in casella e, quando arriva un nuovo messaggio, notifica l’utente attraverso una finestra di dialogo.

NB: per semplicità si associno i mail client agli utenti a priori: non si richiede che il mail client offra le funzionalità di registrazione di un account di posta. Inoltre, un mail client è associato a una sola casella di posta elettronica e la sua interfaccia non richiede autenticazione da parte dell’utente.

NB: il mail client non deve andare in crash se il mail server viene spento – gestire i problemi di connessione al mail server inviando opportuni messaggi di errore all’utente e fare in modo che il mail client si riconnetta automaticamente al server quando questo è novamente attivo.

Requisiti tecnici

  • Per la dimostrazione si assuma di avere 3 utenti di posta elettronica che comunicano tra loro. Si progetti però il sistema in modo da renderlo scalabile a molti utenti.
  • L’applicazione deve essere sviluppata in Java (JavaFXML) e basata su architettura MVC, con Controller + viste e Model, seguendo i principi del pattern Observer Observable. Si noti che non deve esserci comunicazione diretta tra viste e model: ogni tipo di comunicazione tra questi due livelli deve essere mediato dal controller o supportata dal pattern Observer Observable. Non si usino le classi deprecate Observer.java e Observable.java. Si usino le classi di JavaFX che supportano il pattern Observer Observable.
  • L’applicazione deve permettere all’utente di correggere eventuali input errati (per es., in caso di inserimento di indirizzi di posta elettronica non esistenti, il server deve inviare messaggio di errore al client che ha inviato il messaggio; inoltre, in caso di inserimento di indirizzi sintatticamente errati il client stesso deve segnalare il problema senza tentare di inviare i messaggi al server).
  • I client e il server dell’applicazione devono parallelizzare le attività che non necessitano di esecuzione sequenziale e gestire gli eventuali problemi di accesso a risorse in mutua esclusione. NB: i client e il server di mail devono essere applicazioni java distinte; la creazione/gestione dei messaggi deve avvenire in parallelo alla ricezione di altri messaggi.
  • L’applicazione deve essere distribuita (i mail client e il server devono stare tutti su JVM distinte) attraverso l’uso di Socket Java.

Requisiti dell’interfaccia utente

L’interfaccia utente deve essere:

  • Comprensibile (trasparenza). In particolare, a fronte di errori, deve segnalare il problema all’utente.
  • Ragionevolmente efficiente per permettere all’utente di eseguire le operazioni con un numero minimo di click e di inserimenti di dati.
  • Deve essere implementata utilizzando JavaFXML e, se necessario, Thread java. Non è richiesto, ma consigliato, l’uso di Java Beans, properties e binding di properties.

Note: - Si raccomanda di prestare molta attenzione alla progettazione dell’applicazione per facilitare il parallelismo nell’esecuzione delle istruzioni e la distribuzione su JVM diverse.

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Progetto esame Programmazione III

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